SULMONA – Nell’evento di ieri sera organizzato dalla BCC di Pratola Peligna presso l’Hotel Meeting, intanto non si aspettavano di dover aggiungere altre sedie negli spazi attigui per le oltre 200 persone accorse in una sala che ne può contenere poco più di un centinaio. La nuova opportunità fornita dalla BCC ai propri clienti e soci, è tutta basata sulla realtà aggiornata degli strumenti online. “E-commerce” allora come opportunità per i propri clienti, ma anche per gli operatori commerciali peligni per operare sulla piattaforma “VENTIS”. Questo il cardine di una banca che non offre solo servizi, ma vantaggi, occasioni. Opportunità, appunto.
Maria Assunta Rossi, la Presidente, nei saluti introduttivi non ha potuto non notare allora l’eccezionale affollamento della sala. Passata quella che più che una sorpresa, era la conferma di un grande lavoro che continua. Ha ricordato infatti la Presidente che l’incontro era il frutto di un percorso iniziato nell’ottobre del 2017, periodo in cui l’argomento forte della BCC di Pratola era appunto la “digitalizzazione”. C’era allora già grande trasformazione nel sistema bancario e Pratola doveva integrarsi, attraverso l’innovazione, cogliendo le nuove sfide con un piglio che la contraddistingue: quello della imprenditorialità. Stiamo lavorando sempre e comunque per il Territorio – ha detto ancora la Presidente – per valorizzarlo e farlo crescere, specie nelle aree in cui sono presenti le filiali della BCC.
Silvio Lancione, Direttore generale, ha inteso ringraziare soprattutto il gruppo bancario, interrogandosi poi, retoricamente si intende, su quale sia il ruolo della “banca locale” nel XXI secolo. Rispondendo poi a se stesso ed alla platea, che la banca del territorio non è solo un “prestatore”, a differenza di altre, perché se così fosse questo sarebbe il ruolo monocorde che indica già l’inizio di un declino. Il Dg ha sottolineato che quello intrapreso dalla BCC di Pratola è un altro percorso. Già dal 2012 la chiamarono “banca a 360°”, innovativa e appunto… digitale. Da allora si sono succeduti incontri tematici, come quello attuale, e sono state fornite risposte concrete sullo stare al passo coi tempi. Promesse mantenute, perché la banca differente, la banca del territorio, lo è stata solo attraverso i numeri dimostrati. Solo Ibi – ha rimarcato il Dg – ha erogato oltre 1 Mld e mezzo annui, BCC Pratola 30 milioni.
Carmine Daniele, Responsabile Area Bcc e Affari Centro Sud, il primo dei relatori intervenuti (foto 1), ha posto subito l’attenzione agli “specifici territori” dove operano le BCC, che ammontano ormai a 140, e che pur assoggettandosi alle regole europee richieste, hanno fatto di tutto per restare differenti. Leitmotiv ritornate del brand che converge sui temi fondamentali di responsabilità sociale e forte localismo, dove le Aziende locali sono valutate e tenute in considerazione sempre, sia col bello che col cattivo tempo. Lo strumento è “Bancaimpresa” il brand Corporate del gruppo Iccrea, che vuol essere maggiormente competitiva per servizi offerti, e operare davvero in tutti i campi economici per supportare davvero lo sviluppo delle imprese.
Con i “Crediti speciali”, ha continuato Daniele, si offre ad esempio un più largo ventaglio di servizi nel territorio specifico, a particolari settori lì di riferimento quali: Agrari, Turistici etc. Ma anche l’allargamento internazionale delle imprese locali è contemplato, attraverso il servizio dello “Small Business” si interviene agevolmente in settori quali import-export, fornendo garanzie internazionali ed export finance. Ancora altri esempi di finanziamenti di livello straordinario, Daniele l’ha fatto tornado a parlare di localismo con il “Leasing Pubblico” attraverso cui, ad esempio, è stato realizzato il nuovo Ospedale dell’Annunziata a Sulmona, grazie a segnalazione della BCC di Pratola con successiva individuazione di un partenariato nazionale.
Cristiano Brambilla infine (foto 5), fulcro dell’incontro, perché Founder e Ceo di VENTIS, ha concluso i lavori aprendo paradossalmente con una domanda. Cosa c’entra un sito di e-commerce con una banca? C’entra, perché la “disintermediazione” oggi è un dato di fatto. Creare un circolo virtuoso che produce fiducia e consumi, è una formula commerciale attraverso cui ruota tutto il mondo economico attuale. VENTIS nasce quindi pensando al fatto che, lavorare su un mercato interno, fatto di affidabilità e operatori conosciuti sia più produttivo. Molto più produttivo. VENTIS nasce nel 2016 con una acquisizione del gruppo Iccrea. Nasce con un’idea, una tesi “glocal” in cui, in un procedimento inverso, il fattore internazionale dettato dal web ridiventa locale. Ancora il territorialismo in qualche modo.
Il Ceo ha in qualche modo parafrasato con esempi pratici il claim di VENTIS, spiegando ovvero che il servizio fornito è l’e-shopping che parla italiano, il portale di: moda, enogatronomia, casa e servizi… locali. Parla la nostra lingua perché ama il made in Italy ma anche le eccellenze internazionali, esponendo offerte a prezzi competitivi, ma anche Servizi e Strutture del territorio con sconti dedicati. I servizi sono quelli delle Carte credito ma anche di Wallet, di portafoglio virtuale, elettronico. Due anime in un portale unico al mondo. E si basa su una profilazione del cliente altissima, perché con 4 milioni di clienti interni al gruppo Iccrea, il potenziale è elevatissimo, tradotto: la finalità è quella di avvicinarsi alle principali caratteristiche del cliente tipo. Ma VENTIS si considera anche e soprattutto un distributore, un canale aggiuntivo per le aziende locali che vogliono allargarsi sul web. E le aziende possono anche promuovere il proprio punto vendita fisico, attraverso un sistema di Drive to store.
Per concludere le caratteristiche e i punti di forza principali di VENTIS si sommano e si riducuono a tre fattori fondamentali che ne costituiscono anche il dna: l’italianità, il rapporto diretto con le aziende, il poter essere partner BCC. Altro? Volendo sì, ma è già tantissimo nel mercato globale dell’e-commerce.