ABRUZZO – Ha parlato di mondo civico e “Clandestini” ieri il presidente di IDEA, il senatore Gaetano Quagliariello, alla presentazione del programma elettorale del candidato Presidente del centrodestra Marco Marsilio a Pescara.
Ce l’aveva con chi sa chi: anche se non l’ha mai nominato, si riferiva all’inserimento della moglie Marianna Scoccia nelle liste dell’UDC all’ultimo secondo, da parte di Andrea Gerosolimo, nota ormai alle cronache come “la sveltina“. Ce l’aveva con la larga coalizione dalfonsiana, quando ha detto che l’Abruzzo con l’ultimo governo regionale è andato drammaticamente indietro in tutto, una sinistra che “quando sbaglia si nasconde”. E lo fa anche dietro al “civismo” secondo Quagliariello, un modo per “non fare i conti con i danni che hanno fatto, e per poter praticare un po’ di squallido trasformismo, servito anche a prendersi un simbolo del centrodestra, Abruzzo Futuro, e portarselo dall’altra parte”.
Ma a proposito di Clandestini, ancora, il senatore è stato poi più chiaro affermando che spera di parlarne per l’ultima volta: “mi riferisco agli ultimi due Clandestini che sono saliti a bordo negli ultimi giorni, e sono entrati nelle nostre liste. Hai fatto bene a dire (riferendosi alla scelta di Marsilio ndr) che non ci saranno rapporti con loro né oggi né domani, e la futura maggioranza non avrà rapporti con loro. In quella lista c’è anche la mia tradizione, una tradizione liberale e cristiana, di uomini che si sentono liberi e forti come Sturzo, ma lui non taroccava le liste di notte. Essere liberi e forti vuol dire anche essere leali e rispettare gli accordi, perché rispettando gli accordi si rispetta la persona, che poi magari ci dimentichiamo in una notte in cui si deve fare un favore a qualcuno”.
Sempre rivolto al candidato presidente Marsilio, Quagliariello ha aggiunto: “Questo ha un valore anche esterno, perché D’Alfonso è morto sul trasformismo. Non daremo spazio a trasformismi e trasformazioni in questi 5 anni in cui governeremo. Sono il principale testimone che tu (Marsilio ndr) di questa vicenda non sapessi niente. Avrei dovuto saperlo io come erano composte liste, ma non mi è stato detto niente, come non è stato detto niente a te, ai vertici di Forza Italia, niente a nessuno. Sono con te perché si rottamino le pratiche cattive, non perché si rottamino le persone. In quella lista (UDC ndr) ci sono tante persone che stanno correndo in situazione di difficoltà, sono anche mortificate oggi, nel non vedere il loro simbolo lì. Noi abbiamo fattivamente punito coloro che hanno sbagliato, che hanno fatto qualcosa contro tutti noi. Addirittura due candidati si sono ritirati per rendere la manovra meno possibile. A questo punto (sempre rivolto a Marsilio ndr), dai dignità ai candidati in buona fede, consenti loro di fare una campagna elettorale non da Clandestini ma da persone che hanno dei principi che sono ben presenti nella tua coalizione. Non facciamo l’errore di premiare i Clandestini e penalizzare i candidati regolari. Credo e spero di poter oggi chiudere questa polemica e di poter andare insieme verso la vittoria, che serve a questa Regione”.
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