Vorrei intervenire in merito alla lettera del vostro lettore alla Senatrice Di Girolamo (leggi).
Premetto che ritengo che in generale una delle ragioni del declino del nostro Paese sia da ricercare nella ruvidezza del linguaggio politico e nella conseguente asprezza del confronto.
Osservo che anche in questo caso i toni e le parole usate sono stati sopra le righe sopratutto perché rivolte a una autorevole rappresentante di una importante Istituzione. Questo non giova a nessuno ed anzi fa perdere di vista la sostanza dei problemi.
A proposito dei quali ritengo che il compito di un parlamentare non sia quello di occuparsi di cose che sono di competenza di altre istituzioni e sopratutto che riguardano ambiti strettamente locali (con le loro usuali piccole beghe).
Mi verrebbe di far rilevare che lo stesso problema dello slittamento dell’apertura delle mense ce l’ha anche il Comune di Pescara e non solo e che quindi anche di questo la Senatrice avrebbe dovuto occuparsi.
Sarebbe disastroso se questo avvenisse sopratutto perché distoglierebbe l’impegno di una parlamentare dai suoi compiti istituzionali.
Ritengo invece che gli eletti nei collegi elettorali abruzzesi debbono formulare proposte precise in una visione regionale da trasferire poi al Governo.
Questa è una fase politica nella quale si cercano disperatamente nuovi leader che sappiano rifondare valori solidi e mettere in atto azioni concrete.
Quindi chi ha filo da tessere tessa e speriamo che la Senatrice Di Girolamo accetti la sfida e dimostri di averne le qualità